Dai racconti che 'le donne' mi avevano fatto, sembra che Irma, da bambina, fosse rimasta folgorata dalla signora in nero che vedeva sui pacchetti delle sigarette del padre. Era una signora con i tacchi alti e affilati- affilati come armi e la suola di vero cuoio - che ballava tra spirali di fumo, isterica e leggera. Ballava con le sue scarpe di pelle sospesa nel blu elettrico del pacchetto e del grigio-azzurro del fumo proveniente dagli uomini che le erano intorno e la guardavano ballare. Per Irma, rimasta orfana di madre a otto anni, quella signora delle Gitanes doveva essere diventata il suo modello di donna... Quella voce dentro era il suo angelo custode immaginario, un angelo femmina - gli angeli comunemente non hanno sesso ma il suo inequivocabilmente doveva essere femmina...